giovedì 29 novembre 2012

..due amiche nel vento

Stamattina io, le nuvole, il sole e il vento, l'aria montanara e il nano abbiamo raggiunto il BP sul nostro veloci-graz (leggi: bici graziella)
Andavamo velocissimi. (tanto che il cestino di vimini davanti s'è allentato...avrò esagerato?)


Entrati in asilo: trovo sul tappetone colorato la bimba quasi treenne (amichetta preferita del Giò) con la sua mamma, nonché la mia "amichetta".
Il Giò comincia a straparlare inseguendola con un treno in mano. levategli quel treno, vi prego, salvate la bambina!

Dunque, tra me e l'altra mamma scorre una sinergia particolare: in quanto abbiamo frequentato i corsi (3 corsi) pre-parto assieme, eravamo vicine di sala parto: stessa stanza in ospedale...ritrovo allattamento-pupo a casa mia, sua..con o senza con caffé...thé...me...vabbé ci siamo capiti.
Poi, si sà, una volta nati i figli gli impegni si moltiplicano e ti trascinano via.

Qualche volta organizzavamo delle belle merende ora non capita più e adesso mi manca chiacchierare con lei.
Il nostro è un rapporto particolare.
Noi non ci troviamo d'accordo su tutto.
Il nostro è un confronto unico: dove ognuno ha il diritto di pensarla come crede senza offendere l'altro.
C'è una specie di regola "non detta" dove non serve compiacersi a vicenda solo perché ritieni che l'altra sia tua "amica"

Tra di noi siamo franche. Forse troppo ma lo sappiamo. Ci piacciamo anche per questo.
Forse un paio di volte non ci siamo trovate d'accordo su qualcosa ma poi abbiamo scoperto che non ci siamo capite (basta andare a curiosare negli occhi dell'altra per fare luce)

Ultimamente non ci cerchiamo ma tra noi un filo invisibile rimane sempre presente.
E quando ci si vede, anche di sfuggita, sembra che non ci si sia mai perse di vista.

'Allora come va?'
Ecco, quando si parte con questa frase ci si potrebbe mettere comode comode, ma noi invece...
Ma noi siamo rimaste lì, in piedi. Davanti al portone a perderci nelle nostre cose interessanti da dire:
del nostro umore
dei nostri figli
del lavoro
della sanità in Italia
degli asili...
della nuova iscrizione di mio figlio
dei nonni che disfano la tela di Penelope...

Insomma era così piacevole parlare con lei che.. anche se dovevo correre a fare mille cose; c'era un'inerzia che mi incollava al pavimento, lì al ascoltarla

lei con le chiavi dell'auto tra le dita rosate dal freddo
io a cavallo della mia bici nocciola
le risa che si perdevano nella corrente dell'aria
occhi vivi, nelle parole dell'altra

Siamo rimaste lì, a parlare nel vento :)






2 commenti:

  1. Bel post, brava Francina. E sì, le amicizie ci riempiono la vita. E la arricchiscono anche quando non si va d'accordo, quando la si pensa diversamente: perchè ci invitano a riflettere, ci fanno capire che le nostre idee non sono vangelo e che possiamo ascoltarne di altre, che non sempre c'è il giusto e lo sbagliato, il bianco e il nero.
    E ci sono tanti tipi di amicizie, e ognuna ha il suo valore e la sua importanza: non si possono avere solo "superamici", ci vogliono anche quelli che a volte ci fanno incazzare e quelli che non ci chiamano mai :)

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    1. questo commento che Tu hai lasciato, rimane un decoro di quello che ho scritto
      un grazie rimane riduttivo, e di sinonimi all'altezza di un bel "grazie" non ne ho trovati.
      :) ma grazie

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