Quando un Blog è:

È un viaggio.
Sì, alle volte capita che davanti a questo schermo luminoso, chissà com'è o come non è, la testa si rilassa. Per me è la sera il momento "mio" dove riesco a scrivere, così sono ospite del mio divano verde. Una tazza di qualcosa di caldo mi invita a respirare con più calma e passeggiare tra i pensieri diventa una vacanza.

É un ponte di ricordi.
...e siccome non sono di pietra, spesso faccio un full-immersion tra l'aorta e l'arteria dell'involontario (e meno male che lo è) muscolo rosso. Così può succedere che piango pure io nel vedere quello che scrivo.


É la tua trappola.
Sarà che l'ho appena scoperto e non faccio altro che dirlo a chiunque di venire a visitare il mio Blog. Sante colleghe!! Che da quando viaggiamo in pullman assieme non faccio altro che dire:
'Daiiii, vieni a visitarlo!!!' oppure 'NOOO, non sai che ho un blooog??'
E per non smentirmi mai: qui vicino faccio sempre spesa. Ecco, praticamente anche il l'inserviente del banco del pesce e il pesce stesso che vende sanno il link da seguire.
Ma sò che è un periodo e prima o poi guarirò da questa malattia.

É: fatevi tutti li cazzi miei.
Chiaro, tutto quello che scrivo è pubblicato per chiunque voglia leggere.

É una figata.
Sono una bambina in queste cose. Diciamocelo: è il gioco dei grandi il pc. non ce nè. "Smanettare" sulla tastiera è uno sfogo! Ehm...Ehm...anzi, ecco,  colgo l'occasione per scusarmi della mia nuova malattia IPER-DINAMISMO-ACUTA-NEL MODIFICARE:

•  post
• la collocazione di questi nella schermata
• font dei testi che ruotano come cavalli sulla giostra
• colori lanciati a mazzi. per la serie: non so più in che blog mi trovo
• foto che girano come fotogrammi di una pellicola degli anni 30.

Che dite, è grave?