..è sera. papà andrà fuori con amici. Dai. lasciamolo andare.
Questa è la nostra serata. cena veloce e poi il cartone animato della tartaruga che nuota nell'oceano. SPLASH!
..siamo sul divano. io e te, mentre un libro di trenini si lascia sfogliare tu parli e parli e parli. mi ubriachi. non smetti mai di raccontare i tuoi pensieri con parole tutte nuove. tutte tue. e mi spieghi.. da dove arrivano i treni... e chi li guida...chi non timbra il biglietto. ti correggi e poi riparti. come un treno. di tanto in tanto mi appoggio alla tua testolina.. ai tuoi capelli...sento il tuo odore, e il ricordo vola leggero.
Tu e me appena nati. la prima volta insieme. spazziamo via le parole inutili. ti va? sì. perché certe emozioni sono nate libere. impensabile imprigionarle. uno sbaglio possederle.
Ti ricordo. avevi gli occhietti piccolini e grigetti. stavi sempre rannicchiato. le manine erano piene di rughe e mentre le sentivo tra le mie pensavo a come se.. se tu avessi attraversato mille vite per raggiungermi.
Ho giurato a me stessa che non t'avrei fatto mancare un giorno di sole.
..e intanto crescevi tra pianti nella notte. miei, tuoi, di papà. tra urla nostre e pure dei muri di casa.
Tra incomprensioni e sorrisi. gioia, smarrimento e così sempre più veloci tra gallerie di angoscia, inadeguatezza prati felici di risa, abbracci, sospiri. Curve di perplessità ma anche coraggio, fiducia. e poi c'erano salite e discese tra pazienza e comprensione. la soddisfazione. condivisione e sempre, sempre, inaspettate sorprese.
E' quando sistemo i cartoni che finiranno in soffitta.
cartoni dei tuoi vestitini. penso: vestitini nuovi, vestitini vecchi. vestitini usati, scoloriti...e questo cos'è? ah..quella macchia che non è mai andata via. avevi tre mesi. sorrido. e questi? di mesi ne avevi nove..giocavi all'asilo. troppo lunghi appena comprati. facevamo il risvolto alle gambette. per non inciampare mentre si gioca. e ora? ne hai quasi tre di anni. si gioca sempre, sì. ma.. troppo corti. ora. e domani? inadatti domani...è ora di metterli via.
cartoni dei tuoi vestitini. penso: vestitini nuovi, vestitini vecchi. vestitini usati, scoloriti...e questo cos'è? ah..quella macchia che non è mai andata via. avevi tre mesi. sorrido. e questi? di mesi ne avevi nove..giocavi all'asilo. troppo lunghi appena comprati. facevamo il risvolto alle gambette. per non inciampare mentre si gioca. e ora? ne hai quasi tre di anni. si gioca sempre, sì. ma.. troppo corti. ora. e domani? inadatti domani...è ora di metterli via.
Ti guardo. sempre. non posso farne a meno... ormai ho il cuore al posto degli occhi.
mi chiedo cosa sarai domani. non c'è risposta certa. chiaro.
Io vedo soltanto pensieri confusi che danzano. li vedo chiaramente ballare ma la musica non la riesco ancora a sentire. sarai tu ad alzare lo stereo. lo so.
Ti guardo quando giochi. lo faccio sempre. e penso che, involontariamente, sei quella parte di me e di lui che vivrà quello che io non potrò vedere. sei noi.
...e adesso che sono sul divano mezza addormentata sento la tua vocina che continua a parlare e si fa sempre più lontana. com un'eco:
"...mamma, mamma... e poi....e i trenini...e il T.G.V...mamma..lo sai, lo sai?.... vaaa.. velocissimo...."
sì, lo so. Giovanni.
mi sono commossa...come non capire cosa provi? k.
RispondiElimina...io mi commuovo a vederti tra i miei post ^_^ (smack!)
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