lunedì 29 ottobre 2012

Cosa ne pensi del tennis? Ecco. Io, veramente...

Se il tuo Lui gioca a tennis...non dire nulla, io ti capirò.



Episodio numero 1.
Ci sentiamo in colpa quando i nostri orari di lavoro cambiano:
'Fra domani c'ho tennis, ho già fissato il campo e trovato l'avversario' fa Lui scodinzolando passandomi davanti trotterellando con la sua borsa del tennis della Wilson. Gli brillano pure gli occhietti.
'ehm... domani io non ci sarei...sai il teatro ha cambiato orari...senti se puoi rimandare...'
Dal bagno un urlo si espande:

'EEENNOOOÈ! l'ho prenotato da una settimana c...o! (tenta di arrabbiarsi) non puoi farmi questo!' (inizia a miagolare)
e io:
'...ma magari se chiami...riesci a spost...'
Profilo basso e camminata a modi orso sconfitto si dirige verso il cellulare. Voce in cantina e dito che scorre sulla scrivania:
'...ciao...senti, non è che avresti un'ora per mercoledì prossimo...grazie, grazie davvero, mi hai salvato la vita...' e lo sento che tira su col naso.
No. Cioè. Ma sta parlando COSÌ con la reception della palestra?

Episodio numero 2
Pomeriggio assolato. Giornata ideale per giocare a tennis!
'Fraaaaaa' fa Lui dal cortile 'porto il Giò a fare un giroooo'
Dai mei fornelli sogno felice: Che bravo papà...lo porta fuori a giocare..così il loro rapporto si fortifica e... bla bla blaa 'Ok amore vai pure, tornate per pranzo mi raccomando :)' gli rispondo.
Il sole splende, le cotolette sfrigolano...è proprio un bel sabato!
Felici escono dal portone in macchina.
............
Passano due ore al massimo. Citofona Lui:
'APRI DAI' incazzato verde.
'What's up??' e apro.
'NON HO TROVATO IL CAMPO LIBERO. MERDA.'
'ma... non dovevate andare a fare un "giro?"'
'SI, SIAMO ANDATI AL CAMPO. PER PRENOTARE LA MIA ORA DI TENNIS. ALTRIMENTI QUANDO CI VADO. ÈH!?'
E va bene non t'incazzare.

Episodio numero 3
È una settimana che lo vedo trafficare di nascosto su e giù dalla macchina. Sono seriamente preoccupata. Non parla. Quasi non mangia. Si isola. Nei pomeriggi lo sento furtivo con "qualcuno" al telefono e quando oso chiedere 'chi era caro?' Lui  abbassa circospetto la cornetta.
Non ne parlo con nessuno ma...
'Non si può andare a vanti così. Basta'  decido di seguirlo.

'AMOOOOREEE, non ne abbiamo più di sacchetti di plastica?' mi chiede. E lo sento. Sta spacchettando qualcosa.
'guarda in ripostiglio, magari ne trovi' gli dico.
'A..ehm..no, no niente..ho sistemato'
'sistemato??? sistemato C-O-S-A?' 
Lo vedo col passamontagna. Lo osservo dalla tenda della finestra scendere le scale veloce con in braccio tre scatoloni di cartone e mi chiedo:
'ma dove cazzo se ne sta andando con quei pacchi??' Qui la trama s'infittisce. Decido di indagare.
Attendo che risalga e senza destare sospetto scendo. Giro le chiavi della macchina nella portiera e...
''AAAHHHH!' sgomento! Vedo che il bagagliaio è pieno di scatole tutte uguali. E allora inizio a delirare:
'Mio Dio! non starà mica trafficando armi?'  'o peggio... DROGA!!!'
Coraggio. Tolgo il nastro adesivo da una scatola.
'NOOOO!!!' intanto il vento si alza e mi scompiglia i capelli. (Tim Burton non avrebbe saputo fare di meglio)
'Come ho potuto essere così cieca? (singhiozzo)...perché non me ne ha parlato prima? Che stupida sono stata! Chennesaràdinooooi!!!' (qui Rossella Ohara m'avrebbe consegnato il premio Oscar)
Sì.
La nostra macchina si era trasformata in un bunker di palline Babolat.
Contrabbando. Dovevo immaginarlo.

Episodio numero 4
'Fra, stasera vado a tennis...non mi aspettare alzata'
'?' che vuol dire non mi aspettare alzata?  'C'è qualcosa che vuoi dirmi amore?' sorrido speranzosa di non sentirmi dire quello che non vorrei MAI sentirmi dire.
'Sì...il mio amico del tennis vuole chiacchierare un pochino dopo la partita' fà Lui con gli occhioni lucidi. Pronto a consolare l'amico.
'Aah...se è un pochino...tranquillo. E per che ora pensi di tornare?' e intanto dondolo sulle mie ciabatte a coniglio gigante.
'Mah...finisco alle nove... per le dieci sono a casa' e si dilegua nella notte con la sua racchetta da tennis.
E' rientrato a mezzanotte. No, dico, ma tu ce l'hai una famiglia?

Ora.
Appello a tutte le povere mogli con marito scioccato per due palline:



'Purtroppo è un rituale che dura ormai da anni. E magari anche molto prima di conoscervi. Innanzitutto, non prendetevela. Cercate di non ostacolare la loro felicità. Non tarpate loro le ali, tanto non servirà. Nonostante i vostri stratagemmi nel distrarlo dalle mini sfere gialle in un campo rossiccio loro ritorneranno sul posto. Perché lì si sentono amati. Tutto ha un senso sul campo da tennis. Sappiatelo. Qualcuno, addirittura per non farsi scoprire da voi, potrebbe lasciare il suo miglior amico in campo addirittura DA S-O-L-O. Causandogli seri scompensi. Quindi, un marito affetto da tennismo-cronico può causare danni. Pertanto, vi invito caldamente a pensare a questo: Non abbandonatelo. Stategli accanto.'
Unite ce la faremo.

p.s. e ne avrei altri di questi episodi...



2 commenti:

  1. Ahahah, mi sono fatta due risate! :-D

    Per fortuna qui niente tennis, ma patito di moto si, non so quale sia peggio! ;-)

    ciaoooo!!

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    1. Che bello, sorridi! (ti immagino divertita mentre lo leggi) cmq sempre sportivi sono. Direi...che siamo spacciate! :-D

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