Una festa improrogabile.
L'invito ad un compleanno è il motivo che porta me e la mia famiglia in un ristorante in centro città alle otto di sera.
Lo so non è un posto per bambini (soprattutto di sera) ma si sa... lo si fa lo stesso.
E qualche volta si spera auto convincendosi che andrà tutto bene: che il piccolo ci grazierà dai suoi capricci imbarazzanti, dalle corse senza sosta per i tavoli apparecchiati e che in fin dei conti dovrà prima o poi abituarsi anche lui a stare con altri in un posto insolito, con gente insolita e a mangiare cibo insolito non cucinato da mammà.
Ma sbagliamo nove su dieci quando il luogo non è: casa.
Mio figlio è capace di un'energia che va oltre alla nostra di genitori, specialmente dopo il "Carosello"... invece di cedere diventa incontenibile, praticamente dove ha gli occhi ha le gambe.
Quindi quella sera mamma e papà abbiamo gestito la situazione lontano dai commensali.
Sapendo di rinunciare così alla nostra cena, al nostro piacere, dedicando poca attenzione al nonno che spegneva le candeline... ed emarginando le preziose chiacchierate coi parenti che non riesci a vedere tanto spesso.
Tutto per stare "dietro" a nostro figlio.
Solitamente è Lui, il papà, a dargli il senso del limite adottando il sistema del conto fino a tre... per poi cercare una via di comunicazione adatta anche al piccolo E.T.
Qualche volta è ammirevole (ci riesce a imporre autorità) altre volte è impensabile anche solo immaginare di vincere.
Per quanto mi riguarda porto (invano) dei giochini o un librino per intrattenerlo, ma niente può gestirlo quando hai una serata intera davanti a te, soprattutto se si pensa che NON puoi alzarti e andartene così.
Fare i genitori è un'impresa creativa perché come nell'arte non esiste un manuale d'istruzioni.
Noi abbia o rinunciato, a parte tranne occasioni, si cena a casa. Però ho notato che se andiamo solo noi tre, non è cosi ed un pasto più o meno normale riusciamo a farlo, e' quando c'è altra gente che la cosa si complica, se poi ci sono i nonni, non si sa perché, succede il finimondo!!!!
RispondiEliminaCon loro tutto è imprevedibie :)
RispondiEliminaA me non è successo quasi mai, perché finché Matilde era davvero piccola (4-5 anni) per queste riunioni serali extra casalinghe, la lasciavamo a casa con baby sitter al seguito. E devo dire che non ce ne siamo MAI pentiti, primo, perché anche i genitori hanno il sacrosanti diritto di uscire da soli (e magari in coppia...) senza avere rimorsi, e secondo perché ai bambini piccoli, delle nostre cene al ristorante non importa assolutamente niente. Saranno più felici a casa! e si abitueranno al distacco, che poi a 8 anni a scuola piangono ancora per mammà...
RispondiEliminaAdesso che Matilde ha 9 anni, viene con noi ovunque, sta seduta con i suoi giochi e partecipa attivamente alla serata.
Ci vuole un po' di pazienza, ma tutto si può ottenere...
Elli
Noi non riusciamo a togliere ai parenti il piaceredi vedere il nipotino....e poi: anche quando è il nonno a festegguare? Anche quando tutti i parenti finalmente hanno trovato il momento per stare tutti insieme? Anche quando vogliono vedere il treenne (dato che viviamo distanti)? E poi diciamocelo: ma quanto costano le baby sitter? Cioè, anche noi domenica siamo ad un pranzo a festeggiare finalmente in pace senza pargolo i quaranta di mio marito, e qui abbiamo chiamatola babysitter (euro cinquantain tutto) ma ci sta.. Ce la facciamo. Ma non sempre :/
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