Irene (l'autrice della lettera che vedete qua sotto) è l'amica con la quale mi confronto di più. Spesso ci si trova volentieri a far giocare i bimbi a casa mia o sua, mentre tra mamme ci si scambiano in tranquillità due parole.
Siamo entrambe scosse dal "sisma-asilo" (ho usato questa parola perché voi sapete La paura che ho dei terremoti sì, perché non ci dormo la notte. ecco.) che presto detterà il futuro dei nostri figli.
Il mio circolo non possiede grandi scelte di asili affidabili... così un pomeriggio, Irene ed io ci siamo trovate a tavolino con un pc e tanta speranza di trovare asili con buone referenze, con pochi iscritti e vicini a casa (possibilmente).
Be' la nostra ricerca ci ha lasciate con l'amaro in bocca.
Leggete un po' che scrive Irene:
Cara Francesca,
mi trovo a seguito dei nostri incontri
e interrogativi a scriverti a riguardo delle scuole materne, nello
specifico all'iscrizione dei nostri figli.
Sono mesi orami che sto
cercando di capire come funziona il tutto. Premetto, come tu sai del
resto che sono una mamma che attualmente non lavora e quindi dedico
il mio tempo a mio figlio, alla casa (ben poco) e a mio marito,
quando riusciamo a stare quelassieme.
Da subito ho compreso che non
sarebbe stato facile per me iscrivere il piccolo alla scuola
d'infanzia come la chiamano ora, perchè? Semplice, io non lavoro
quindi ho poco punteggio. Ebbene si, il punteggio è fondamentale per
poter accedere. Purtroppo ci sono molti bambini e pochi posti.
Eppure
io sto proprio aspettando di mandarlo all'asilo per poter trovare un
lavoretto e quindi aiutare anche economicamente la mia famiglia e
invece... rischio di tenermi Leonardo un altro anno a casa, lui che
oramai lo vedo pronto ad affrontare questa nuova tappa della sua
vita. Allora inizio la ricerca e che faccio? Bè vediamo se non me lo
prendono alla statale vediamo cosa offrono le paritarie e soprattutto
quanto costano? Mi stampo la lista di tutte le scuole e scelgo quelle
che sono più a me vicine o che hanno un piano dell'offerta formativa
che più si avvicina a quello che io vorrei (Pof).
Anzi ciò che io
vorrei qui proprio non esiste, in quanto sono una montessoriana
convinta, ma non fa nulla, l'importante è che il pupo trovi una
buona sistemazione.
Assieme al piccolo, al navigatore e alla mia cara
Ka, m'immergo per una settimana alla visita delle scuole paritarie.
Risultato? Tutte molto belle, anche ben organizzate, ma sicuramente
con un solo stipendio, mutuo e spese varie, anche quei € 200 al
mese per noi è troppo.
Aspetta: duecento quando ti dice bene! Alcune
scuole ti chiedono anche trecento euro al mese e le devi dare anche
se per esempio tuo figlio sta a casa malato, paghi il pranzo pure se
lui non mangia! Vabbè diciamo che così proprio non va...capisco che
la mia unica speranza è che venga preso nel pubblico.
Spulcio internet, l'unica fonte
d'informazione perchè se vai al circolo didattico, ti rispondono in
malo modo e le signorine sono sempre molto seccate e allora...
m'arrangio, come al solito. Come prima cosa cerco di capire quali
sono i parametri della graduatoria ( se vuoi ti posso anche allegare
il file) e mi rendo conto che chi come me è sposato, con un solo
lavoro e un figlio è proprio l'ultima ruota del carro... anzi non è
neanche la ruota di scorta! Eh si, prima ci stanno i diversamente
abili, poi i casi familiari d'affido, poi quelli coi vari problemi
sociali, poi quelli con un solo genitore, poi le famiglie numerose,
poi quelli che lavorano entrambi e poi... e poi... scopro che c'è
chi fa il baro!
Precisiamo una cosa, è giusto ad esempio che una
ragazza madre che lavora, abbia più punteggio di una situazione come
la mia, come fa da sola? (parlo poi da figlia di ragazza madre!),
però quelli che sono conviventi, ma dividono le residenze per far
sembrare la loro situazione come quelle di una ragazza o ragazzo
padre, questo non mi va giù! Il tutto per avere più punteggio, ma
come? Allora a che serve? Bene molti sappiate fanno così. Allora ti
passano avanti e poi pure gli stranieri avendo molti figli hanno
quasi sempre il posto...ma qui non mi dilungo altro capitolo
contorto.
Ovviamente cara Francesca, queste sono
fatti certi, in quanto ho conosciuto persone che si sono vantate di
aver fatto ciò, avrei pure potuto sputare loto in un occhio, proprio
come faceva Totò!
Insomma la graduatoria mi dice che io
sarò fuori e che quindi Leonardo non potrà accedere alle ben 4
scuole materne del mio circolo dove lo scorso anno hanno ammesso ben
145 bambini, che corrisponde ai posti lasciati da coloro che sono
usciti dall'ultimo anno. La lista d'attesa era di 57 bambini e tu ti
chiedi e che speranze ho? Poche, pochissime. Bene, ora parliamo della
lista d'attesa, la quale dice che se non ci sta posto nel tuo circolo
puoi andare nella lista d'attesa unica e dando delle preferenze per
un totale di 5 asili, in base al tuo punteggio devi sperare e pregare
che ci sia posto in un qualche altro asilo della città.
Allora mi sono guardata tutti i
circoli, ho analizzato tutte le scuole a disposizione, considerato le
distanze , no perchè sai se poi sta molto lontano...e mi sono fatta
una lista delle scuole in alternativa valide nella speranza che venga
ammesso. Anzi lo abbiamo poi fatto assieme, mai avrei pensato che
fosse così complicato, sembrava che stessimo a fare chissà quale
lavoro, con Leonardo e Giovanni che correvano ad inseguirsi coi loro
dinosauri parlanti e noi chine sul computer a valutare le scuola
giusta per loro....insomma è stato pure divertente, ma per certi
versi mi ha un pò demoralizzata.
Mi demoralizza il fatto che in Italia
niente va. Maria Montessori riteneva che il futuro di un paese è
nelle mani dei nostri figli e che è fondamentale seguirli ed
aiutarli nella loro crescita. Lei stessa è riuscita con
l'osservazione dei piccoli, i quali saranno gli uomini del domani, a
creare una nuova forma di pedagogia scolastica, dove il fondamentale
era il rispetto dei bambini, tant'è che le strutture erano chiamate
"LE case dei Bambini". Bene tutto il suo sapere è stato
capito in Olanda, Spagna, Germania, India, America, Inghilterra,
insomma in varie parti del mondo ci sono le Case dei Bambini, aperte
a tutti, qui da noi poche e costose, ma fa nulla, mi rendo conto che
ora in molti asili usano anche il suo metodo anche se non totalmente.
Mi scoraggia il fatto che mi debbo accontentare, che allo stato non
interessa assolutamente niente dei bambini, del loro mondo, ciò che
interessa rispetto ai bambini è come oggetto di marketing, e cioè
il fatto che compri i giochi per lui, in base a ciò che la tv ci
propina.
Negli asili italiani paghi una mensa di
5,50 € e mi chiedo cosa gli diano da mangiare, quando mio marito
metalmeccanico alla mensa paga 1,50 € e credo mangi più di mio
figlio! Devi portare regolarmente la carta igienica, altrimenti li
devi pulire con la carta da giornale, devi portare risme di carta,
colori di vario tipo, giocattoli, asciugamani e chissà quant'altro.
Ho conosciuto una mamma maestra delle elementari e mi confermava che
lo stato non dà nulla, ma proprio nulla. Ah no, è vero, paga le
maestre....e vorrei vedere! Insomma dovunque ti avvicini c'è tanta
miseria, intesa in senso "spirituale" e ti rendi conto che
avere figli oggi e voler sfidare la vita. Non è facile. Però ora
tralasciando le polemiche che posso dire?
Io voglio mio figlio alla materna,
perchè ha bisogno lui principalmente d'andarci e invece rischio che
lui ci vada solo per quando avrà 5 anni... perchè a quel punto
devono prenderlo per forza, così dice la legge...essì, la legge è
legge! QUando ve pare a voi!
In ultimo ti voglio far notare una
cosa, come tu sai ho avuto per un certo periodo di tempo dei vicini
la cui moglie è sinta (nomadi) e ho scoperto che loro sono sempre
ammessi negli asili, non pagano i pasti e che i loro bimbi sono tra
quelli che frequentano meno l'asilo. Tu sai che se per due mesi di
fila non frequenti perdi il posto...mbè loro sono sempre al limite,
nel senso che li mandano quando vogliono loro, ma essendo casi
sociali spesso gli tengono il posto. Io sono assolutamente convinta
che nella scuola come nella società, l'integrazione vada fatta e che
fa crescere laddove i popoli e le diversità s'incontrano e si aprono
l'un l'altra, ma spesso, come in questo caso, sono loro stessi a non
volersi integrare.
Ti farò sapere tra qualche mese com'è
andata a finire....
Irene
Purtroppo ne ho sentite di cose così. Le liste d'attesa e le graduatorie sono una mannaia per molti e non sempre ti permettono di iscrivere e se si, dove ritieni più giusto. La cosa ha dell'inverno ile, in un paese come il nostro. Già nessuno considera i bambini fino ai tre anni, e se lavori, per i nidi sono ca@@i, ma trovarsi in difficoltà addirittura per l'inizio del loro percorso "scolastico" e' un paradosso, tra poco verrà messo in dubbio anche i diritto al l'istruzione. Noi abbiamo scelto l'asilo vicino casa, accoglie un centinaio di bambini mi hanno detto, ma per lista d'attesa e graduatoria, ancora non è dato sapere. Se ne parla dal 21 gennaio, speriamo bene!!!
RispondiEliminaVero il 21 inizieranno i famosi open-day presso tutti gli asili delle città.
EliminaPrima scelta e seconda scelta vanno considerate in ogni minimo aspetto... e poi è importante ricordare che le sedi scolastiche, dove accettano le domande d'ammissione all'asilo, spesso sono sedi separate e conviene informarsi e telefonare.
Purtroppo il mio circolo non offre grandi possibilità così sono costretta a inserire nella prima scelta un asilo distante da casa e pazienza se perderò dei punti..
Per forza bisogna scrivere in una delle scelte (o prima o seconda) un asilo di riferimento dentro il proprio circolo, infatti come seconda scelta ne scriverò uno del mio circolo anche se dovrò fare i km..
Così sia nella prima che nella seconda scelta inserirò asili lontani da casa ma almeno ben quotati (io ho fatto un sondaggio tra maestre e mamme e poi alcune le ho viste dall'interno)
Sono molto combattuta e non so se sto facendo la scelta giusta per lui che è così solare e sorridente, ecco io ho paura di inserirlo in un contesto poco stimolante.
Ho ancora tanto da dire a riguardo ma credo che aggiornerò il 21 sera...
Credo che ci siamo passate tutte e che di fondo la questione sia sempre la stessa: la nostra scorrettezza di Italiani. E si perché gli asili non ci sono perché i politici intascano i soldi, le tasse sono alte perché tutti cerchiamo di non pagarle, i conviventi prendono due residenze separate per goderne i relativi privilegi, gli stranieri hanno la precedenza perché risultano senza reddito, anche se in realtà ne hanno più di noi perché lavorano in nero, ma la colpa è sempre la nostra che chiediamo loro di lavorare in nero. La parte più odiosa di questa storia è che alla fine a pagare il conto più alto sono le persone e le famiglie oneste. Sono convinta che se davvero non ci sarà un cambiamento morale fortissimo nel paese niente di tutto ciò si potrà mai risolvere, non ci sarà mai nessuna legge o nessuna pena in grado di fermare il meccanismo. Per contro credo che sia arrivato il momento di fare un passo in più come cittadini, cioé doverosa la denuncia ma credo che dobbiamo anche inziare a chiederci che cosa può fare ognuno di noi per cambiare le cose nel suo piccolo. Io ad esempio mi riunisco con il comitato locale di SNOQ proprio per riflettere su questo delicato tema e stiamo lavorando ad un progetto di banca del tempo, cioé abbiamo convinto il Comune a metterci a disposizione uno spazio e tutte noi donne, spesso mamme lavoratrici, mettiamo a disposizione delle ore del nostro tempo per stare con i bambini di tutte, 7 giorni su 7. E' una piccola goccia in un mare enorme però se ne nascessero tante di gocce così forse la nostra vita potrebbe migliorare davvero. Intanto ti abbraccio e ti faccio un in bocca al lupo!
RispondiEliminaAbbraccio arrivato cara Ceci, giusto tutto quello che scrivi e sono proprio felice di leggere questa bella iniziativa che avete preso voi mamme: LA BANCA DEL TEMPO.
EliminaOra mi informo se qui nel piacentino esiste una banca del tempo simile alla vostra e poi scrivo un post.
Sempre avanti mamme!